Una vertenza del nostro Studio Legale di Parma:
nell’ambito della materia che genericamente viene definita “ materia bancaria ” ho trattato recentemente una vicenda portata da clienti che, già dal primo incontro, avevano presentato problematiche molto impegnative riguardanti la necessità di risolvere, con temporalità differenti – ben calibrate in quanto a tempi e sequenze ante giudizio, per necessità- più problematiche patrimoniali.
Subito mi sono resa conto che trattandosi di problematiche “debitorie bancarie e di finanziarie” di uno dei due coniugi che si erano rivolti allo studio, occorreva una attenta conoscenza di aspetti anche oltre l’oggetto e la materia bancaria: una coppia può infatti andare incontro a grossi conflitti famigliari nel momento in cui i problemi economici creatisi in capo ad uno dei due, vanno a coinvolgere economicamente e psicologicamente l’altro coniuge. Il rapporto coniugale spesso si incrina nel momento in cui la sicurezza economica della coppia salta.
In sintesi: soggetto con lavoro come dipendente / che ha accumulato negli anni per fare fronte a necessità’ anche impellenti – debiti con più finanziarie contemporaneamente alla presenza di un mutuo prima casa regolarmente pagato fino ad alcuni anni prima dell’insorgenza di un indebitamento che andava ad accumularsi tempo per tempo, fino a ricevere una richiesta di rientro dell’importo interamente portato dal mutuo da parte della banca, in difetto si sarebbe dato seguito all’esecuzione immobiliare fino a portare la casa all’asta.
Il cliente si rivolge quando già la banca sul mancato pagamento di rate aveva inviato la raccomandata con decadenza del beneficio del termine, la sola strada di affrontare il mutuo residuante nella sua totalità.
Il cliente già segnalato al Crif e quindi con la difficoltà di reperire soggetti finanziatori (banche o finanziarie) per ottenere una somma per fronteggiare il debito rendeva la soluzione del caso remota e di difficile quasi impossibile soluzione.
Pertanto è stata seguita una strada ben pianificata puntuale un po’ schematica dove ogni passo da affrontare era un momento necessario per il passo successivo. Contattata la banca creditrice del mutuo della consistenza di 130.000 € di debito, previa redazione di una perizia tecnica disposta da noi, che aveva accertato una molteplicità di violazioni da parte della banca, aspetti che rappresentavano un bel punto di trattativa negoziazione al ribasso si è definita una transazione ad € 55.000,00 anziché € 130.000 da versare in un’unica soluzione entro una data concessa con ragionevolezza dalla banca.
Sono state chiuse a stralcio le posizioni aperte con le finanziarie, anch’esse pressanti nelle richieste di saldo delle rate non pagate, con segnalazioni al CRIF per poter poi accedere al credito.
Nel contempo la banca era ferma aspettava e ci ha concesso anche rinvio dal primo termine di pagamento a stralcio concordato – comprendendo la serietà della determinazione del cliente e della tutela legale.
La pratica veniva chiusa ottimamente con soddisfazione del cliente che è riuscito ad estinguere il mutuo alla cifra negoziata molto ribassata e nel contempo ha ripulito la sua posizione CRIF con pagamenti a stralcio con le finanziarie e invece di avere la casa all’asta, ha valutato in modo tranquillo la scelta di vendere la casa ipotecata e comprarne una meno dispendiosa e più confortevole per una tranquillità della coppia.
Ha cambiato casa volontariamente con la somma ricevuta per la vendita dell’alloggio pignorato e liberato dal pignoramento in seguito al pagamento a stralcio alla banca, con la possibilità di acquistare, come detto una casa diversa prendendo accordi di scadenze e pagamenti che consentissero al cliente di far fronte a tutto. Ovvio che la vendita della casa a terzi aveva portato un indotto importante economicamente al cliente evitando oneri di spese e vicissitudini quali quelle di perdere la casa all’asta, con una soddisfazione di grado elevato.
Insomma da un debito alto per molteplicità di posizioni debitorie, ansia, sofferenze, liti familiari il cliente ha chiuso tutto e ha cambiato casa ed estinto il mutuo.
Il tutto senza il terrore che la casa venisse messa all’asta a causa della transazione raggiunta con la banca grazie ad una attività di argomentazioni di diritto relative al contratto di mutuo che presentava illegittimità, anatocismo, aspetti di usura soggettiva, tali da consentire una negoziazione possibile.
Conclusione: con buon senso una tattica rigorosa il supporto di perizie benfatte e la determinazione nell’azione si possono risolvere casi che all’inizio il cliente riteneva inarrivabili.
Vertenza 2017-2018 in Parma.